venerdì 14 gennaio 2022

lunedì 25 giugno 2012

Carlo GOLDONI LA BOTTEGA DEL CAFFE' Per la Libra 1942 Illustrato da Alberto Gnecchi


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Goldoni ambienta tutta la commedia in una piazzetta di Venezia, in quel luogo i personaggi: Eugenio, Martino, Don Marzio, il caffettiere Ridolfo portano in scena una vita ricca di colori, toni e affetti


( Teatro Storia Locale Veneto Venezia Libro illustrato con grafica originale Illustrato da Alberto Gnecchi ) Carlo GOLDONI LA BOTTEGA DEL CAFFE' In Milano Per la Libra settembre 1942 in 4° ( 29,5 x 22,5 cm ) pp 124 12 tavole litografiche di cui una doppia 3 ornamenti litografici figuratati Rilegatura Editoriale Barbe al taglio e al taglio inferiore Copertina anteriore impressa con titolo Manca dorso Lacune agli angoli inferiori dei piatti

Edizione in 203 esemplari, su carta a mano di Fabriano, appositamente fabbricata. Esemplare su carta avorio con le litografie tirate in nero. Le litografie di questo volume impresso coi tipi dei Fratelli Magnani adottando il testo di Giuseppe Ortolani furono tirate sul torchio da Annibale Rossi. Giuseppe Ortolani, Feltre, Belluno 1872 – 1958, critico letterario, a lungo conservatore della casa di Goldoni a Venezia, curatore di quella che è considerata la più importante edizione delle opere complete del Goldoni.

    L'ANTIPORTA E IL FRONTESPIZIO
    Carlo GOLDONI LA BOTTEGA DEL CAFFE' In Milano Per la Libra settembre 1942



    IL FRONTESPIZIO
    Carlo GOLDONI LA BOTTEGA DEL CAFFE' In Milano Per la Libra settembre 1942

    UNA TAVOLA LITOGRAFICA DI ALBERTO GNECCHI


    UNA TAVOLA LITOGRAFICA DI ALBERTO GNECCHI

    UNA TAVOLA LITOGRAFICA DI ALBERTO GNECCHI

    UNA TAVOLA LITOGRAFICA DI ALBERTO GNECCHI

    UNA TAVOLA LITOGRAFICA DI ALBERTO GNECCHI

    UNA TAVOLA LITOGRAFICA DI ALBERTO GNECCHI

    LA TAVOLA LITOGRAFICA DOPPIA DI ALBERTO GNECCHI











IN ACCORDO CON LA LEGGE 22/04/1944 NUMERO 633, CONSOLIDATA NEL 2008, SULLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE, L’INTERO CONTENUTO DI TESTI, IMMAGINI E SUONI PUBBLICATO INhttp://maremagnumeu.blogspot.com/ E’ PROPRIETA’ PRIVATA, SALVO QUANDO DIVERSAMENTE SPECIFICATO. NE SONO STRETTAMENTE PROIBITI, LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, E QUALUNQUE ALTRO USO SENZA ESPLICITA AUTORIZZAZIONE. OGNI ABUSO SARA’ PERSEGUITO A NORMA DELLE LEGGI VIGENTI.

martedì 20 marzo 2012

TEMI DECORATIVI DELLE PORCELLANE CINESI


COLLEZIONE COMPOSTA DA DIECI PIATTI, CON PICCOLO PIEDE CILINDRICO E SVASATO, DI DIVERSE FORME E DIMENSIONI. TUTTI IN PORCELLANA DURA E, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, DECORATI SOVRASMALTO. RAPPRESENTANO UN CAMPIONARIO DI SOGGETTI NON USUALI E COLORI TIPICI DELLE ANTICHE PORCELLANE PRODOTTE IN CINA. TUTTI PRESENTANO UNA DECORAZIONE AL FRONTE E AL RETRO, IN QUEST'ULTIMO I MOTIVI DECORATIVI SONO SEMPRE PRESENTI ANCHE NELLA PARTE ESTERNA DEL PIEDE.



PIATTO CONCAVO, CON BORDO SAGOMATO DA CUSPIDI E CURVE, DIPINTO IN COLOR MARRONE. IL DECORO RAPPRESENTA DUE GALLI, UNO CON PENNE BIANCHE E L'ALTRO CON PENNE ROSSE, IL PRIMO SI CREDEVA PROTEGGESSE DAI FANTASMI E IL SECONDO DAL FUOCO. GLI UCCELLI SONO DIPINTI FRA FIORI E ROCCE, NEL CIELO TROVIAMO UNA FARFALLA, SONO RAFFIGURATI MENTRE SI STANNO AFFRONTANDO IN COMBATTIMENTO; QUESTO SPETTACOLO ERA UNA FORMA DI INTRATTENIMENTO CHE SI SVOLGEVA NEL TERZO MESE DELL'ANNO E QUESTO DECORO VUOLE RAFFIGURARE IL PERIODO IN CUI AVVENIVANO QUESTI COMBATTIMENTI. INTERESSANTE E' L'INTERNO DEL PIEDE, DECORATO IN COLOR TURCHESE, TIPICO DELLE PORCELLANE REALIZZATE A CAVALLO DEI REGNI DELLE DINASTIE CHIEN LUNG ( 1736 – 96 ) E CHIA CH'ING ( 1796 – 1820 ), PIU' RARAMENTE DURANTE IL PERIODO TAO KUANG ( 1720 – 1850 ).
NEL FONDO TROVIAMO IL MARCHIO A SIGILLO A QUATTRO CARATTERI, IN COLOR ROSSO, DELLA DINASTIA TAO KUANG ( 1720 – 1850 ).

DIMENSIONI: LARGHEZZA MASSIMA 10,2 CM, DIAMETRO ESTERNO DELLA BASE 6,3 CM, ALTEZZA MASSIMA 4 CM



PIATTO CONCAVO, CON BORDO COMPOSTO DA CINQUE LOBI, UNA FORMA CHE VUOLE RICHIAMARE LA SAGOMA DI UN FIORE SBOCCIATO. IL BORDO E' DIPINTO IN COLOR MARRONE. IL DECORO E' MONOCROMATICO DI COLOR NERO, TECNICA DECORATIVA NON CERTAMENTE FREQUENTE, RAFFIGURA UN “CANE DI FO “ IN PRIMO PIANO, E ALTRI DUE IN LONTANANZA. IL TERMINE FO INDICA “BUDDHA”, FU COSI CHIAMATO PERCHE' SI CREDAVA CHE IL SUO RUGGITO RICORDASSE L'INSEGNAMENTO DEL “BUDDHA”. IN CINA, QUANDO E' RAFFIGURATO SINGOLARMENTE E' SIMBOLO DI VALORE, FORZA E ENERGIA.
NEL FONDO TROVIAMO IL MARCHIO A SIGILLO A QUATTRO CARATTERI, IN COLOR ROSSO, DELLA DINASTIA T'UNG CHIH ( 1862 – 1873 ) Continua a leggere nel blog di RARI e ANTICHI 






IN ACCORDO CON LA LEGGE 22/04/1944 NUMERO 633, CONSOLIDATA NEL 2008, SULLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE, L’INTERO CONTENUTO DI TESTI, IMMAGINI E SUONI PUBBLICATO INhttp://maremagnumeu.blogspot.com/ E’ PROPRIETA’ PRIVATA, SALVO QUANDO DIVERSAMENTE SPECIFICATO. NE SONO STRETTAMENTE PROIBITI, LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, E QUALUNQUE ALTRO USO SENZA ESPLICITA AUTORIZZAZIONE. OGNI ABUSO SARA’ PERSEGUITO A NORMA DELLE LEGGI VIGENTI.

martedì 6 marzo 2012

L'EDIZIONE ORIGINALE DI UN RARO ORATORIO DI DON LORENZO PEROSI


LA RISURREZIONE DI CRISTO Oratorio in due parti per canto e orchestra Composto da Don Lorenzo Perosi Direttore della Cappella Sistina e della Cappella di San Marco in Venezia Parte I - Dalla Morte al Sepolcro Parte II - La Risurrezione Milano Stabilimento Pontificio A. Bertarelli 1899 20,8 x 14 cm ppgg 22 Brossura editoriale - Don Lorenzo Perosi, Tortona, prov. Alessandria 1872 - 1956 Prima edizione Raro Dedica manoscritta di sei righe dell'autore




Don Lorenzo Perosi, nasce in Piemonte, a Tortona, provincia di Alessandria, il 21 dicembre 1872. Primo di sei fratelli, tre femmine e tre maschi, fra quest'ultimi, Carlo, in secondo genito, che diventerà cardinale. Il padre Giuseppe era maestro di Cappella nel duomo di Tortona, in sua compagnia,  sarà ricevuto, nel 1888, in udienza privata da Leone XIII, in questa occasione ricevette una benedizione papale con il fine di farlo diventare un compositore di musica sacra. Ordinato sacerdote nel 1894. Amico di don Orione. Si iscrive al Conservatorio di Milano, dove ha studiato con Michele Saladino, continua i suoi studi musicali a Roma e in Germania, a Regensburg, dove studia musica sacra. Organista e maestro di canto presso l'Abbazia di Monte Cassino. Dal 1892 al 1894 a Imola, come maestro di cappella, poi in San Marco a Venezia. Nel 1898 ha ricevuto da Papa Leone XIII il titolo di "Direttore perpetuo della Cappella Sistina". 

Don Lorenzo Perosi fu un esponente di spicco del moderno oratorio italiano, con le sue composizioni di musica sacra vocale e strumentale, mirava a divulgare il Vangelo, musica e parole erano un metodo per attirare gli indifferenti alla fede.

Fu l'autore del raro libretto intitolato"LA RISURREZIONE DI CRISTO" Oratorio in due parti per canto e orchestra Composto da Don Lorenzo Perosi Direttore della Cappella Sistina e della Cappella di San Marco in Venezia Parte I - Dalla Morte al Sepolcro Parte II - La Risurrezione Stampato a Milano dallo Stabilimento Pontificio A. Bertarelli nel 1899, misura 20,8 x 14 cm, composto da 22 pagine in brossura editoriale impressa. Prima edizione  Raro Dedica manoscritta di sei righe dell'autore

Dedica manoscritta di sei righe dell'autore posta alla carta bianca del libretto "LA RISURREZIONE DI CRISTO Oratorio in due parti per canto e orchestra Composto da Don Lorenzo Perosi Direttore della Cappella Sistina e della Cappella di San Marco in Venezia Parte I - Dalla Morte al Sepolcro Parte II - La Risurrezione Milano Stabilimento Pontificio A. Bertarelli 1899 20,8 x 14 cm ppgg 22 Brossura editoriale Don Lorenzo Perosi, Tortona, prov. Alessandria 1872 - 1956 Prima edizione Raro





IN ACCORDO CON LA LEGGE 22/04/1944 NUMERO 633, CONSOLIDATA NEL 2008, SULLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE, L’INTERO CONTENUTO DI TESTI, IMMAGINI E SUONI PUBBLICATO IN http://maremagnumeu.blogspot.com/ E’ PROPRIETA’ PRIVATA, SALVO QUANDO DIVERSAMENTE SPECIFICATO. NE SONO STRETTAMENTE PROIBITI, LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, E QUALUNQUE ALTRO USO SENZA ESPLICITA AUTORIZZAZIONE. OGNI ABUSO SARA’ PERSEGUITO A NORMA DELLE LEGGI VIGENTI.

lunedì 16 gennaio 2012

LA RELIQUIA DELLA LINGUA DI SANT'ANTONIO DA PADOVA



RETRO DELL'
ANTICA MEDAGLIA IN METALLO CONIATA A RICORDO DEL MIRACOLO DELLA LINGUA, AL FRONTE, AL CENTRO, LA FIGURA DEL SANTO, VESTITO CON L'ABITO FRANCESCANO, CIRCONDATO DALLA SCRITTA "SANCTE ANTONI ORA PRO NOBIS", AL RETRO, AL CENTRO, IL RELIQUIARIO OVE E' CUSTODITA LA LINGUA INCORROTTA DEL SANTO, CIRCONDATO DALLA SCRITTA "O LINGUA BENEDICTA" - DIAMETRO 46 MM ALTEZZA DEL BORDO 3,5 MM








Nel 1263 si assunse decisione di trasferire la sepoltura del corpo di Sant'Antonio in una nuova collocazione, quella dove attualmente si trova, al centro della Basilica padovana.


In quella occasione si aprì, per la prima volta, la bara contenente i resti mortali del Santo. 


E' in quella circostanza e dalla conseguente ricognizione che si scopri che la lingua del Santo si era conservata incorrotta e da quel momento fu custodita separatamente dal resto del corpo; stessa sorte ebbero altre parti anatomiche come il mento, l'avambraccio sinistro e altre reliquie minori.


La reliquia della lingua rappresenta un miracolo perenne, mai in altri casi avvenuto.


Questa parte anatomica è certamente fragilissima, dopo la morte, fra le prime a decomporsi, la sua conservazione è un fatto inspiegabile e assume un significato simbolico e religioso di grande rilevanza.


La lingua è custodita in reliquiario, realizzato, da Giuliano da Firenze, fra il 1434 e il 36, in argento dorato.









FRONTE DELL'ANTICA MEDAGLIA IN METALLO CONIATA A RICORDO DEL MIRACOLO DELLA LINGUA, AL FRONTE, AL CENTRO, LA FIGURA DEL SANTO, VESTITO CON L'ABITO FRANCESCANO, CIRCONDATO DALLA SCRITTA "SANCTE ANTONI ORA PRO NOBIS", AL RETRO, AL CENTRO, IL RELIQUIARIO OVE E' CUSTODITA LA LINGUA INCORROTTA DEL SANTO, CIRCONDATO DALLA SCRITTA "O LINGUA BENEDICTA" - DIAMETRO 46 MM ALTEZZA DEL BORDO 3,5 MM










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mercoledì 9 novembre 2011

nino za, il caricaturista, lo scrittore e il mercante d'arte


Leggi l'articolo completo nel blog di RARI e ANTICHI 

Nino Za è lo pseudonimo di Giuseppe Zanini, polivalente personaggio, nato a Milano, l'undici dicembre del 1906, morto a Roma, l'undici marzo del 1996. E' sepolto a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia. L'inizio della sua attività di caricaturista si data nel 1927, in teatro, dove si esibiva nell'avanspettacolo. Risalgono a quel periodo le prime caricature dei personaggi più in voga del momento, tutte caratterizzate da un rapido tratto. Dal 1930, quando vive a Udine, presso le zie materne, si assiste all'ufficializzazione della sua attività di pittore caricaturista, imponendosi con uno stile personale e ritraendo, in forma caricaturale, i divi del cinema. 

nelle sue opere si ritrovano i volti di: Greta Garbo, Clark Gable, Sophia Loren, Marilyn Monroe, Sergio Tofano e molti altri, fra questi, il registra Federi Fellini, suo grande ammiratore. Fra il 1945 e il 1948, sono pubblicate, sul giornale umoristico del partito umoristico friulano, le caricature, da lui realizzate, raffiguranti personaggi di spicco del friuli.

a questa attività affiancò quella di gallerista, proponendo mostre di pittori d'avanguardia. Nel 1952, a Udine, in via Mercato vecchio, apre la "Piccola Galleria", presso il ristorante "Al Monte". L'attività commerciale veniva trasferita a Cortina d'Ampezzo, durante la stagione estiva e invernale. Continua a leggere nel blog di RARI e ANTICHI 

Greta Garbo -  caricatura originale realizzata da  nino za, firmata e datata - in vendita da www.maremagnum.eu
Greta Garbo -  retro del supporto della caricatura originale realizzata da  nino za, firmata e datata - in vendita da www.maremagnum.eu









Nino Za", catalogo della mostra antologica tenuta dal 29 settembre al 10 ottobre 1986 a Torino presso il Museo nazionale del cinema - Centro arti umoristiche e satiriche edito da Umberto Allemandi"


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sabato 22 ottobre 2011

GIOVANNA D'ARCO, LA PULZELLA D'ORLEANS E PATRONA DI FRANCIA RACCONTATA IN UN EDIZIONE PER BIBLIOFILI



Giovanna d'Arco è un personaggio storico e religioso dalle innumerevoli sfaccettature. Nata in Lorena, da una famiglia contadina e benestante, visse un infanzia sconvolta dalla guerra dei Cento Anni. A tredici anni ha il primo incontro con il divino, con quelle che lei definirà "le sue voci", soprannaturale che in seguito si manifesterà con l'apparizione di San Michele arcangelo, di Santa Caterina e Santa Margherita. Furono queste voci che, all'età di diciassette anni, la spinsero ad partire per salvare la città Orléans. Questa missione la vide indossare l'armatura, cavalcare e combattere, adottando un vessillo, di color bianco, ornato con i gigli di Francia, l'immagine del Salvatore e la scritta "Jésus-Marie". Non fu certo facile compito, ma Orléans fu liberata e in seguito la stessa sorte tocco a Reims. Giovanna d'Arco affermò che queste vittorie furono ottenute per la costante presenza, durante tutta la sua impresa, di una "Guida Divina". Catturata dai soldati fedeli al duca di Borgogna, alleati degli inglesi, fu messa sotto processo dal tribunale, presieduto dal vescovo Pierre Cauchon, e accusata di eresia e stregoneria. Giudicata colpevole, fu bruciata sul rogo nella piazza della città di Rouen e le sue ceneri gettate nella Senna.

Di questo iniquo processo, dove Giovanna d'Arco non ebbe difensori e dove non confessò nessuna colpa, tratta l'edizione di pregio che presento e descrivo.

Le tavole che illustrano il volume sono incisioni originali colorate con il metodo del "au pochoir"
Trascrizione dell'occhietto  LE PROCES DE JEANNE
Trascrizione del frontespizio  JEANNE D'ARC D'après la minute en latin et en français des interrogatoires de la Pucelle durant son Procès de Condamnation en 1431 Traduction en français par Jean Rattaud du manuscrit authentique conservé à la Bibliothéque de l'Assemblée Nationale. Miniatures d'Annie Curtat. Editions du Cadran
Trascrizione della dichiarazione della tiratura - Le tirage de cette édition sur papier vélin pur chiffon de rives a été limité comme suit: 700 exemplaires numérotés de 251 à 950, Exemplaire 400
Trascrizione della soscrizione - Achevé d'imprimer sur les presses de Jean Paul Vibert, à Grosrouvre, le seize octobre 1995. La reproduction des miniatures par le procédé di pochoir a été confiée aux enlumineurs de l'Atelier du Lys et à Nathalie Couderc. La reliure du livre a été réalisée par la Reliure d'Art du Centre, à Limoges, avec le concours de Jean-Jacques Dufay, graveur

Questo libro, ad argomento storico e giuridico, è un edizione per bibliofili, illustrato con grafica originale e edito in lingua francese. 

Il volume è composto da 234 pagine, in carta pesante, tutte con barbe, ogni foglio presenta un decoro che incornicia il testo, sulla sinistra, a motivi floreali, realizzato in quattro colori, sulla destra con fregio tipografico, stampato in color rosso, che si estende al numero di pagina. Capilettera in color nero. Illustrazioni nel testo. Tavole a piena pagina protette da foglio in carta giapponese.


Le tavole che illustrano il volume sono incisioni originali colorate con il metodo del "au pochoir"


La rilegatura è in pelle di color blu, con ricche impressioni in oro e a secco al piatto anteriore, a secco al piatto posteriore, il dorso, con due nervi e impressioni in oro e a secco. Taglio superiore in oro. Unghiature in oro, cerniere in pelle di color blu e guardie in seta. Segnalibro in tessuto di color blu. Custodia rigida in carta stampata a mano di 34,5 x 27 cm.

La rilegatura è in pelle di color blu, con ricche impressioni in oro e a secco al piatto anteriore, a secco al piatto posteriore, il dorso, con due nervi e impressioni in oro e a secco. Taglio superiore in oro. Unghiature in oro, cerniere in pelle di color blu e guardie in seta. Segnalibro in tessuto di color blu. Custodia rigida in carta stampata a mano di 34,5 x 27 cm
La prima illustrazione posta nel testo è una incisione originale colorata con il metodo del "au pochoir".

Le illustrazioni delle tavole e della prima illustrazione posta nel testo sono realizzate con il metodo del "au pochoir".
La tecnica artistica del "au pochoir" consiste nel colorire le immagini, a mano, stendendo il colore nelle prestabilite campiture, usando delle mascherine, realizzate appositamente per il soggetto da abbellire. Nella maggior parte dei casi il supporto dell'immagine è la carta, ma ha applicazioni anche sul cartone, sulla masonite e su supporti in legno. Con questa tecnica si realizzarono delle produzioni artistiche seriali. Ebbe la sua massima diffusione, in Francia, dall'inizio del novecento fino agli anni trenta, per i costi, cadde in disuso dal secondo dopo guerra, sopravvivendo solo per il decoro di edizioni di pregio.

Le tavole che illustrano il volume sono incisioni originali colorate con il metodo del "au pochoir"






Le tavole che illustrano il volume sono incisioni originali colorate con il metodo del "au pochoir"

IN ACCORDO CON LA LEGGE 22/04/1944 NUMERO 633, CONSOLIDATA NEL 2008, SULLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE, L’INTERO CONTENUTO DI TESTI, IMMAGINI E SUONI PUBBLICATO IN http://maremagnumeu.blogspot.com/ E’ PROPRIETA’ PRIVATA, SALVO QUANDO DIVERSAMENTE SPECIFICATO. NE SONO STRETTAMENTE PROIBITI, LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, E QUALUNQUE ALTRO USO SENZA ESPLICITA AUTORIZZAZIONE. OGNI ABUSO SARA’ PERSEGUITO A NORMA DELLE LEGGI VIGENTI.